Nel cuore di Como, all’interno della città murata, così ricca di memorie storiche, dal Medioevo ai nostri giorni, si trova un quartiere particolarmente caratteristico, che si è mantenuto nonostante lo scorrere di secoli: la cosidetta la “Cortesella”, come da sempre è chiamata dai Comaschi. L’origine del nome è incerta: non è ancora ben chiaro se esso derivi da “Isella”, “piccola isola”, o dal cognome di una famiglia potente della zona, i Corticella.
È invece sicura la sua delimitazione prima del 1938, anno in cui fu decisa la demolizione di alcuni edifici, per dare maggior respiro alla zona vicino al lago. Anticamente la “Cortesella” si estendeva infatti dall’attuale piazza Perretta alle vie Juvara, Albertolli, Gobetti, Ballarini, Muralto e Vitani, e contava numerosi palazzi, simboli della potenza delle famiglie ivi residenti e dalle vitali iniziative cittadine.
In un caseggiato all’angolo con piazza del Duomo, ad esempio, sono ancora presenti i resti di una torre medievale detta Torre dei Mercanti, che segnalano la presenza di un’importante istituzione, il Congresso del’Università dei Mercanti, che durò fino al 1766, mentre nella via Juvara, chiamata nel Medioevo “contrada dei Lavizari”, detta poi “via del macello Vecchio”, si teneva il mercato del pane.
Altri luoghi caratteristici si possono ancora ammirare nell’attuale via Vitani: essa prende nome dalla potente famiglia comasca dei Vitani di notevole importanza politica ed economica, che aveva come simbolo la “Demorata”, una torre poi demolita. Le suggestioni di via Vitani sono infinite: la via ha conservato miracolosamente intatta la sua atmosfera, esalta ta da bellissimi palazzi, molti dei quali recentemente restaurati, grazie ad un rinnovato interesse dei suoi abitanti.
Consigliamo in particolare una sosta davanti alle case dalle caratteristiche tipicamente medievali, ed una all’angolo con via Muralto, poiché sopra una finestra di un antico edificio, spicca un affresco di San Bernardino recante, al centro di una corona fiammeggiante il monogramma di Cristo. La “Curtesela” , così chiamata nel dialetto comasco, è però anche un quartiere ove la vita ha continuato a pulsare e che ha visto svilupparsi, nel corso del tempo, un’intensa attività economica.
The first centre of the roman colony, built upon marshland later reclaimed by Julius Caesar, was Cortesella. It includes the pristine harbour of the city and an amphi-theatre. The Middle Ages saw workshops flourish in the small lanes around St. Nazaro church: joiners and wood-cutters in the present via Muralto, goldsmiths in via Plinio, bakers where Largo Boldoni stands today and butchers in the centre of the Cortesella on the pre- cise spot where the Banca d’Italia (State Bank) now stands. The old district decayed and was demolished in 1938. The only evidence of its past are the remains of the Torre dei Mercanti (Traders’ Tower) in via Ballarini, the Bazzi House in via Olginati, and the Vitani family mansion with the Tower Demorata in via Vitani. The house of the Blessed Mother Giovannina Franchi, the founder of the Nurse-Nuns of Our Lady of Sorrows, can also be found in this district. She was canonised by the Church in September 2014. The colours of the Cortesella are black, silver and red. The emblem of the District is the Cortesella family’s coat of arms.